I vari livelli di violenza associati all’invecchiamento biologico

Definiamo come violenza ogni tipo di violazione della propria identità fisica.

Primo livello di violenza: le persone vogliono stare bene, in forma e in salute, e invece sono costrette a invecchiare (cioè accumulare danni) e a morire. Non si ha libertà di scelta, non si dà il proprio consenso, ma si deve assistere impotenti al proprio deterioramento e a quello dei propri cari, fino alla morte: tortura.

L’annientamento di una persona è violenza estrema, dato che deriva da un danneggiamento estremo, con il risultato di annullare salute ed identità. La sofferenza è sia fisica che psicologica. Questo tipo di violenza è di origine naturale, anche se vi possono essere contributi dell’uomo (inquinanti di vario tipo, fumo, polveri sottili, eccetera). Non è però universale, dato che, sulla Terra, esistono forme di vita che sono riuscite ad evolvere una senescenza trascurabile3, quindi una vita senza limiti di durata. Non ci sono leggi fisiche o biologiche che vietino di intervenire per curare malattie ed evitare l’accumulo di danni, in modo da mantenere la salute nel tempo, infatti la geroscienza sta guidando un cambio di paradigma per intervenire a livello di invecchiamento, piuttosto che sulle singole malattie, allo scopo di mantenere la salute e ridurre l’incidenza e l’impatto delle malattie, di cui l’invecchiamento è principale fattore di rischio e di complicazione.4,5

Secondo livello di violenza: si subisce la retorica del dover accettare “lo scorrere del tempo”, quindi si è forzati psicologicamente a dover accettare una condizione, oggettivamente e fisicamente inaccettabile, di deterioramento, e giudicati (egoisti, narcisisti, materialisti, …) se se ne rileva l’oggettiva problematicità e il desiderio di cambiarla. Oltre al danno, anche la beffa.

Si parla tanto di volersi bene, avere cura di sé stessi, della propria salute, del proprio futuro, dei propri sogni, si parla del concetto di “stare bene”, ma di fronte all’invecchiamento, misteriosamente, sembra che questi principi non valgano più. È come se si fosse forzati ad essere indifferenti, a fregarsene, a non tenere alla propria ed altrui salute, vita, e al proprio futuro, né a quello delle altre persone.

Accettare significa essere costretti a volere ciò che non si vuole (nessuno direbbe che si deve accettare di essere amato dalla persona che si ama), e da qui si capisce la costrizione, e quindi la violenza. Inoltre l’invecchiamento non è fisicamente accettabile, dato che causa la morte. Qualcuno può anche dire o credere di accettare l’invecchiamento, ma l’invecchiamento di fatto non accetta nessuno, e uccide 100 mila persone al giorno. Un serial killer estremamente attivo.

Questo tipo di violenza ignora anche la diversità: siamo tutti diversi, come sensibilità, personalità, esperienza, desideri, comprensione del mondo.
È abuso essere giudicati per esprimere quello che si prova, a maggior ragione se è in relazione a qualcosa che causa danni e uccide (il sentimento di repulsione a ogni forma di violenza e distruzione è tendenzialmente adattativo).

Un esempio incredibile di questo tipo di violenza di secondo livello si è osservato nel caso di Laurent Simons, il bambino prodigio che, nel luglio 2021, all’età di 11 anni, si è laureato in fisica presso l’Università di Anversa con il massimo dei voti.7 Dato che tra i suoi obiettivi c’è anche quello di migliorare la salute umana, cioè di mantenere la salute oltre ciò che è considerato “normale”, spinto dall’affetto per i suoi nonni, è stato presentato da alcuni media come il bambino che ricerca l'”immortalità”, ed è stato aggredito violentemente nei social. Riportiamo un paio di commenti, per far capire il contesto di violenza e odio, anche su un bambino:

Altra perla: “Mi terrorizza. Sembra un mostro nel senso peggiore del termine”.

Addirittura? Un mostro solo per voler salvare la vita ai suoi nonni e altre persone? Ho come l’impressione che forse, tra i due, non sia lui il mostro.

Altri ritengono di dover insegnare che “l’uomo nasce e muore da sempre”, non sapendo che forse sono loro che dovrebbero imparare che le cose non si ripetono sempre uguali, dato che esiste l’evoluzione, quindi anche se una cosa finora è andata in un certo modo, ciò non significa che debba proseguire allo stesso modo all’infinito.

Per fortuna ci sono anche commenti di segno opposto:

Riassumendo, dire che “si deve accettare lo scorrere del tempo”, oltre ad essere una molteplice forma di ignoranza —

  1. ignorare cosa sia l’invecchiamento: l’invecchiamento non è il semplice scorrere del tempo ma è l’accumulo di danni che si associa a declino fisico e mentale1, principale causa di malattia e morte,
  2. fallacia naturalistica: derivare un dover essere da un essere, una prescrizione da un fatto,
  3. non comprendere la diversità individuale e l’evoluzione generale,
  4. non comprendere emozioni e sentimenti

— è anche:

  • abuso psicologico (sminuire, non accettare la sofferenza altrui, tra l’altro rispetto ad un qualcosa di oggettivamente gravemente dannoso),
  • essere complici della violenza dell’invecchiamento, dato che si rallenta la ricerca della sua soluzione, protraendo sofferenza fisica, psicologia, ed innumerevoli perdite umane.

Riferimenti

  1. https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/ageing-and-health#Ageing%20explained
  2. Georg Fuellen, Ludger Jansen, Alan A Cohen, Walter Luyten, Manfred Gogol, Andreas Simm, Nadine Saul, Francesca Cirulli, Alessandra Berry, Peter Antal, Rüdiger Köhling, Brecht Wouters, Steffen Möller. Health and Aging: Unifying Concepts, Scores, Biomarkers and Pathways. Aging and disease. 2019, 10(4): 883-900 https://doi.org/10.14336/AD.2018.1030
  3. Jones, O. R., & Vaupel, J. W. (2017). Senescence is not inevitable. Biogerontology18(6), 965–971. https://doi.org/10.1007/s10522-017-9727-3
  4. Mao, A. S., & Mooney, D. J. (2015). Regenerative medicine: Current therapies and future directions. Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, 112(47), 14452–14459. https://doi.org/10.1073/pnas.1508520112
  5. Aging in unity. Nat Aging 1, 1 (2021). https://doi.org/10.1038/s43587-020-00022-2
  6. Un esempio di cosa viene considerato abuso in relazione ai sentimenti
  7. https://de.wikipedia.org/wiki/Laurent_Simons
  8. Severino, E. (2010). Téchne. Le radici della violenza. Rizzoli.

Vedi anche