Cosa è l’invecchiamento?
L’invecchiamento è l’accumulo di danni molecolari e cellulari di un organismo, con conseguente deterioramento della salute e aumento del rischio di malattie croniche e mortali. La conseguenza più drammatica di questo processo è che 100,000 persone ogni singolo giorno muoiono per malattie associate all’invecchiamento: malattie cardiovascolari, neurodegenerative, metaboliche, oncologiche, eccetera. Tutto quello che ci spaventa di più, Alzheimer, Parkinson, cancro, infarto e ictus, secondo la geroscienza non è altro che la punta dell’iceberg di questo processo di danneggiamento cellulare, che tende a ridurre la vitalità e peggiorare la qualità della vita.
Naturalmente, l’invecchiamento è un processo multifattoriale, che dipende sia da fattori genetici che ambientali, quindi non è uguale per tutti, ma si manifesta in modi diversi da persona a persona ed è influenzato dallo stile di vita e da fattori chimici e fisici.
L’invecchiamento è una legge di natura?
In realtà no: non esistono leggi naturali (fisiche o biologiche) che impongono a qualsiasi specie vivente di invecchiare. Riparare i danni è più difficile che accumularli, ma non è impossibile. Diverse specie animali mostrano tassi di invecchiamento estremamente variabili, e alcune manifestano una “senescenza trascurabile”. Come ha puntualizzato il fisico Richard Feynman in un suo libro, Nulla in biologia indica che la morte sia necessaria – Richard Feynman.
Cosa si intende per “estensione della vita”?
Si tratta di un concetto che riguarda la possibilità teorica di aumentare la durata della vita umana, attraverso interventi scientifici di vario tipo. Non si tratta affatto, come molti credono, di allungare la vecchiaia (che non interessa a nessuno e non sarebbe nemmeno possibile, se non per poco), ma al contrario, di estendere la fase che precede la vecchiaia quanto più possibile. In altre parole, si vuole cercare di mantenere la salute giovanile, quella caratterizzata da danni trascurabili, integrità fisiologica, alta vitalità e buona salute. In sostanza, migliorando davvero la qualità della vita si allunga anche la sua durata (aggiungere vita agli anni non esclude aggiungere anni alla vita, anzi). Un sogno, vero?
È possibile ringiovanire?
Al momento attuale, nell’uomo, è possibile soltanto ridurre i fattori di rischio e favorire i processi di riparazione e rigenerazione, in modo da invecchiare nel modo più lento possibile. Alcune persone invecchiano più lentamente (o più velocemente) di altre, per una combinazione di fattori genetici e ambientali. Tuttavia, la ricerca scientifica sul ringiovanimento biologico al fine di migliorare e ripristinare la salute umana è attiva e si sono già ottenuti risultati interessanti. Per approfondire vedi Ringiovanimento biologico.
Risolvere il problema dell’invecchiamento è sostenibile?
E la sovrappopolazione? E le pensioni?
La salute viene prima di tutto ed è un diritto fondamentale, quindi la priorità etica dovrebbe essere ridurre la sofferenza causata da malattie croniche e salvare vite. Davvero qualcuno pensa che la soluzione a eventuali problemi sia mantenere la gente malata e morente?
Per prevenire un’eventuale sovrappopolazione esistono soluzioni intelligenti: politiche sulla natalità, ottimizzazione delle risorse, innovazione tecnologica, nuovi modelli socioeconomici. La storia mostra che l’umanità ha saputo adattarsi a cambiamenti demografici significativi. Per approfondire vedi Curare l’invecchiamento causerebbe sovrappopolazione?
